Mi capita spesso di  ascoltare trasmissioni radiofoniche che hanno a che fare con il mondo industriale di domani, che sembrerebbe fatto da cose che fanno tutte da sole, interconnesse e pseudo-autonome nel decidere di aggiustarsi o migliorarsi...

Ormai termini come "Start-up", "IoT" e "Digital manufacturing" sono diventati parte integrante del vocabolario dell'imprenditore 2.0...pardon, 4.0!

E io?, non starò mica a guardare questa rivoluzione che passa senza saltarci dentro e testare con mano!

E allora ecco il primo passo verso la nuova era: si chiama Zortrax M200, è una stampante 3D e da poco ha fatto la sua comparsa in azienda.

Onestamente la consideravo poco più di un giocattolo, ma ho dovuto ricredermi quando l'abbiamo utilizzata per verificare un accoppiamento "ingegnoso" tra due particolari per i quali stavamo realizzando degli stampi "alla vecchia maniera".

Ovviamente abbiamo dovuto "sezionare" il solido per poter stampare la parte che ci interessava (la macchina ha una capacità di un cubo da circa 200 mm) e verificare che l'accoppiamento tra i due pezzi fosse funzionale.

Ora possiamo continuare con tranquillità con le lavorazioni delle matrici in attesa che queste operazioni diventino roba preistorica e si possa stampare immediatamente un particolare in alluminio dalla scrivania dell' ufficio ricordandosi con nostalgia i tempi in cui si sudava in fonderia per ottenere il pezzo voluto...che dire...speriamo!